Vorrei un tempo giusto per essere al sicuro e con tempere e pennelli costruire il mio futuro […] vorrei un tempo lento per essere bambino.
Luigina Del Gobbo, Sophie Fatus, Vorrei un tempo lento lento
In occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 20 novembre 2022, in qualità di comunità educante, abbiamo scelto di dare voce ai bisogni dei nostri bambini e bambine a partire dalla lettura dell’albo illustrato “Vorrei un tempo lento lento” di Luigina del Gobbo e Sophie Fatus. È stata per noi una preziosa occasione per favorire l’incontro fra le sezioni dei 4 e dei 5 anni, che per la prima volta sono state chiamate, in un “tempo” dedicato, a riflettere insieme sulle piccole cose che quotidianamente “disegnano” la nostra felicità. Il dialogo, sostenuto da alcune domande focali, ha reso visibili vissuti personali e caratteristiche individuali, e nel contempo bisogni comuni fra tutti i bambini. Per cosa ciascuno vorrebbe avere un tempo? Di cosa o di chi hanno bisogno tutti i bambini per essere felici? E che cosa c’entrano i diritti?
“Un diritto significa […] avere tanta cura…è una cosa importante perché se lo scrivete su un foglio di carta e dopo lo strappate non si sa più di chi è: il diritto è strappato e non è più vostro.”
Francesco, sezione 5 anni
Le conversazioni, registrate e poi trascritte, sono state restituite alle sezioni in un secondo incontro, con l’obiettivo di rappresentarle graficamente ed allestire una mostra in uno degli ambienti comuni della scuola. I bambini hanno potuto mescolarsi e contaminarsi attraversando gli spazi delle due sezioni, prima svolgendo l’attività divisi in due gruppi eterogenei, poi movendovisi in modo libero per favorire il gioco e le relazioni. A conclusione del lavoro, i due gruppi si sono quindi ricongiunti nello spazio comune per mostrare e commentare insieme i disegni. Si è potuta così utilizzare la metafora del “foglio strappato”, pensata da uno dei bambini durante il primo incontro, per rispondere alla domanda “che cos’è un diritto”: le insegnanti hanno infatti strappato davanti a tutti i propri disegni, suscitando l’incredulità dei bambini.
“Come vi siete sentiti mentre strappavamo le cose che ci rendono felici?”
“A me hai spezzato il cuore.”
Noemi, sezione 4 anni
Ecco allora che “diritto” diventa sinonimo di PRENDERSI CURA: il nostro modo di proteggere ciò che abbiamo di più prezioso, il tempo di contemplare e difendere la nostra felicità.