“Quello che la mano fa, la mente ricorda” (Maria Montessori)
“La mano è lo strumento espressivo dell’umana intelligenza” - scriveva Maria Montessori - “essa è l’organo della mente”. Attraverso l’uso delle mani, infatti, non soltanto il bambino scopre il mondo, ma agisce su di esso, lo trasforma, lo risignifica, sviluppando le proprie capacità percettive, senso-motorie e cognitive. Qualsiasi apprendimento passa quindi attraverso l’esperienza del “fare”, inteso come contatto diretto con le cose e come atto creativo che genera conoscenza.
A partire da questo assunto pedagogico fondamentale, abbiamo deciso di avviare il nostro percorso educativo predisponendo alcune esperienze manipolative e di “gioco euristico” con diversi materiali, a un primo sguardo semplici, ma basilari per lo sviluppo di tutte quelle abilità manuali che definiamo “motricità fine”. Prendere, incastrare, infilare, spezzettare…è impegnandosi in queste attività, essenziali anche per le autonomie quotidiane, che le nostre mani compiono movimenti sempre più precisi, coordinandosi con l’abilità visuo-spaziale, favorendo la concentrazione e lo sviluppo cognitivo. In altre parole, abbiamo offerto ai bambini spazi di scoperta e sperimentazione, in cui poter esprimere loro stessi e mettere alla prova le proprie capacità, valorizzandone i “processi d’azione”.
I bambini hanno fatto esperienze concrete attraverso una serie di attività proposte: Manipolazione di materiali, esperienze grafiche e pittoriche, giochi montessoriani, gioco euristico